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Roccabuona e i suoi misteri
Ottone, un cane pigro
Villa Savoldelli e i suoi misteri
Situata nel cuore degli Appennini centrali, Roccabuona è la classica località di alta montagna, dove il tempo scorre con ritmi lenti e le vecchie tradizioni sopravvivono alla caotica modernità. Dista 30 km dalle rinomate stazioni sciistiche della zona e conta circa 2000 abitanti, che possono raddoppiare durante le vacanze o nei giorni in cui vengono organizzate le tante attività culturali ed enogastronomiche. Il cibo, l’ottimo caffè e l’aria buona, fanno di Roccabuona un piccolo paradiso, perfetto per chi cerca pace e tranquillità. Non sarebbe un luogo perfetto per romanzi gialli se, però, a Roccabuona non si nascondessero anche misteri e strane storie, alcune davvero terrorizzanti. Ville e luoghi infestati, racconti di antiche sette spiritistiche, sparizioni misteriose e qualche omicidio, sono il rovescio della medaglia di un paese tanto bello di giorno quanto inquietante di notte.
Pochi cani al mondo sono pigri come Ottone, l’inseparabile amico a quattro zampe di Guerino. Indisponente e spesso con la testa tra le nuvole (a volte Guerino sospetta che sia addirittura sordo…), il quadrupede trascorre le sue giornate a oziare ovunque ci sia un cuscino e un po’ di caldo. Nei rari momenti in cui è sveglio segue il padrone in lunghe passeggiate per i boschi da cui, però, si aspetta in cambio abbondanti ricompense sotto forma di snack. Di lui si sa poco; è un incrocio tra varie specie canine, ha le zampe corte e un muso che ispira simpatia. Vagava randagio per il quartiere di Torino dove viveva Guerino, fino a quando, circa 5 anni prima, il destino ha organizzato l’incontro fatale; anche se Ottone è costretto a sorbirsi i monologhi del padrone quando è impegnato a riorganizzare mentalmente un caso che sta seguendo, riesce a suo modo a dimostrargli amore e una scodinzolante fedeltà.
Villa Savoldelli è un’enorme costruzione semi abbandonata che sorge nei boschi che circondano Roccabuona; la sua maestosità e la sua posizione defilata ne fanno il soggetto perfetto per storie dell’orrore, di fantasmi e di strane entità che vi abiterebbero da secoli. Pur essendo ancora di proprietà della famiglia Savoldelli, la villa è classificata come immobile di interesse storico culturale ed è sotto l’egida delle belle arti. Il professor Di Stefano, direttore del museo, ha sviluppato negli anni una vera e propria ossessione per la villa, passione che coinvolgerà, alla fine, anche il nostro protagonista.
Le indagini dell'ex ufficiale dei carabinieri, ed ex detective privato, Guerino Manforte, coadiuvate dal suo buffo e inseparabile cane Ottone e ambientate a Roccabuona, incantevole paesino incastonato tra le alte cime dell'Appennino centrale.
Il passato non ha alibi
La prima indagine di Guerino Manforte
Raggiunta la pensione, l’ex ufficiale dei carabinieri e detective privato, Guerino Manforte, decide di tornare a Roccabuona insieme al suo cane di nome Ottone. Qui sarà coinvolto in una strana vicenda suo malgrado: la morte di un certo Ignazio Veronesi, avvenuta cinque anni prima. Con la complicità di un eclettico personaggio di nome Egidio Di Stefano, Guerino si imbarcherà anche in una strana indagine relativa a una misteriosa sparizione avvenuta 30 anni prima. Per giungere alla verità, l'ex detective si troverà costretto a schivare credenze popolari, depistaggi e mezze verità, che lo porteranno a disseppellire antichi segreti dei quali, forse, qualcuno è a conoscenza.
L'abito non fa l'assassino
La seconda indagine di Guerino Manforte
L’inverno è ormai alle porte ma Roccabuona è in fermento. Nel fine settimana sarà inaugurata una nuova mostra sugli Etruschi e, contemporaneamente, prenderà il via un importante convegno di para scienza. Ben presto, però, le vicende volgeranno al peggio; il furto del pezzo pregiato della collezione privata, e un omicidio efferato, getteranno la comunità nel panico. Coadiuvato dell’esperto comandante della stazione dei carabinieri locale, il maresciallo Deleo, e quello pasticciato dei proprietari della libreria Jerry e Saverio, Guerino Manforte tornerà a vestire gli abiti dell’investigatore per cercare di risolvere i casi e far tornare alla normalità la vita dei cittadini di Roccabuona.
I morti non sbagliano
La terza indagine di Guerino Manforte
È il 12 dicembre e a Roccabuona si respira l’atmosfera magica del Natale, con i vicoli e le piazze ricoperti di neve e abbelliti con luci e festoni colorati.
La mattina, però, il paese viene scosso da una terribile notizia: entrando nella villa dei coniugi Fioravanti, dove lavora come donna delle pulizie, la signora Matilde scopre i corpi senza vita di un uomo e di una donna.
Il maresciallo Deleo si trova, così, alle prese con un ostico rompicapo e una serie di indizi contraddittori. Come se non bastasse, la scena del crimine gli riserva una sorpresa spiazzante: il corpo dell’uomo non è di Epimenio Fioravanti, il proprietario della villa.
Per dare un volto all’assassino, il maresciallo si affiderà alla sua esperienza e all’aiuto del suo amico Guerino Manforte, che si vedrà costretto a vestire nuovamente gli abiti del detective.
Sul filo del ricordo
La quarta indagine di Guerino Manforte
A Roccabuona non ci si ferma mai; la primavera bussa alle porte e il sindaco Ballocchio è in procinto di inaugurare la nuova edizione delle Olimpiadi sedentarie, una manifestazione organizzata a scopo benefico.
Quel sabato mattina, però, si tinge di giallo.
Un individuo viene ritrovato a vagare per il paese con passo claudicante e abiti logori; è ferito, confuso e non ricorda nulla.
Il giorno successivo, inoltre, viene denunciata la scomparsa di un uomo giunto in paese per far visita alla tomba di un amico da poco deceduto, e del quale la moglie non ha più notizie da giorni.
La paura inizia a diffondersi tra i cittadini e sorgono domande alle quali occorre dare una risposta al più presto:
qual è la vera identità dell'uomo senza memoria? E che fine ha fatto il forestiero scomparso?
Conscio della complessità del caso, il maresciallo Deleo decide di avvalersi dell’aiuto dell'amico, ed ex detective privato, Guerino Manforte; toccherà a loro riannodare i tanti fili pendenti prima che la situazione precipiti del tutto.
La maschera di Frappiglia
Una breve indagine di Guerino Manforte
Sulla scia del grande successo della saga, che ha superato le 2,5 milioni di pagine lette tramite la piattaforma 'Kindle Unlimited' di Amazon, siamo lieti di presentarvi:
- La maschera di Frappiglia
un racconto con protagonisti Guerino Manforte e i simpatici personaggi di Roccabuona.
Delitto al primo Ciak
La quinta indagine di Guerino Manforte
La troupe televisiva impegnata nelle riprese della serie sul Commissario Albuzi è a Roccabuona per girare una nuova puntata.
Ai cittadini viene offerta la possibilità di partecipare come comparse e tanto basta per gettare il paese in uno stato di incontenibile euforia.
Il clima festoso e goliardico viene ben presto offuscato dall'improvvisa morte di Matteo Rinaldi, parroco in pensione e residente da anni nella minuscola frazione Tre Ponti. La lama di un coltello penetrata alla base del collo non lascia dubbi: si tratta di omicidio.
Venuto a conoscenza dei fatti, Guerino Manforte si troverà nuovamente fianco al fianco del maresciallo Deleo per dare vita a un'indagine complessa e per nulla scontata.
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